Storia

Il Palio delle Contrade è senza dubbio l’evento che riesce a coinvolgere tutta la popolazione sangiovannese. L’idea primordiale fu dell’allora sindaco Rino Marotta che con delibera 41 del 3/8/98 istituì l’evento, dividendo il paese in quattro contrade, da cui derivò il nome “Palio delle Contrade” e con un sorteggio assegnò ad ognuna un binomio di colori, che da allora li contraddistingue. Nell’estate di quell’anno, nell’attuale Piazza Giovanni Paolo II, il rione Ponte vestì il blu-fuscia, Capolascala il giallo-verde, il Tornito il bianco-rosso e la contrada Paese l’arancio-nero.

Con il regolamento redatto da Cuccio Paladino, Teresa Cetrangolo, Lucio Sorrentino e Valeria Marotta le contrade si sfidarono in dieci giochi della tradizione locale. Alcuni come il zumpancuoddu, poi sostituito per motivi di sicurezza, o il cerchione e mazza o piuzu che da allora sono presenti nelle sfide tra i concorrenti. A trionfare il primo anno fu il rione Paese, mentre nel 1999 Capolascala si aggiudicò la seconda edizione.

La crisi di maggioranza nell’autunno seguente provocò l’interruzione del Palio. Il tutto fu ripreso nell’estate 2002 con la vittoria del Ponte, nel 2003 il Paese bissò il successo del 98 vincendo uno spareggio mozzafiato con il Tornito al tiro alla fune, mentre nel 2004 e nel 2005 il rione Ponte scattò con due vittorie consecutive. Queste edizioni ancora non riuscivano ad attirare una forte presenza di pubblico, spesso sfociavano in diatribe verbali per via di un regolamento stravolto rispetto alle prime edizioni, mai chiaro e con giochi come l’hula hop che poco o niente avevano di tradizionale. Un sostanziale e graduale miglioramento dell’evento Palio è iniziato nell’edizione 2006 dove in primis, grazie alla delibera n°26 del 28/7/2006 dell’amministrazione Gianni, fu fissata la data del 12 agosto come appuntamento annuale per lo svolgimento dei giochi in piazza.

La Pro loco guidata dal presidente Tamara Cetrangolo puntò fortemente sulla manifestazione e con diverse strategie riuscì a rendere il palio più coinvolgente, con una cornice di pubblico sempre più cospicua e i filmati registrati dall’operatore Davide la Terza ne sono la prova. Le tifoserie furono maggiormente interessate alla manifestazione grazie alla sfida per l’allestimento dei vari rioni, alla partecipazione di eventi a tema che appasionavano tutte le fasce di età e davano colore alla contrada ed automaticamente San Giovanni a Piro, già da fine luglio, si vestiva a festa con bandiere, gonfaloni, stendardi dei colori rappresentativi del rione. Ogni contrada preparava la riproduzione di un periodo o di un avvenimento accaduto realmente nel passato sangiovannese, rifacendosi ai costumi, alle tradizioni e alla cucina dell’epoca rappresentata. Lo sposalizio medievale, allestito nel rione Paese, con Teodoro Gaza che annunciva l’unione tra due giovani locali; il giorno della festa di Pietrasanta negli anni 60’ambientato nel rione Capolascala; la rievocazione storica dei monaci basiliani organizzata dalla contrada Ponte e la tradiozone culinaria e storica della città di Napoli rivisitata in salsa locale dal rione Tornito sono stati eventi che hanno coinvolto ogni componente del Paese, dal turista all’emigrante, dagli anziani ai bambini. In seguito fu fissata, nel giorno del 6 agosto, la festa del Pre-Palio dove in piazza Giovanni Paolo II ogni rione deliziava la gente con piatti locali come cavatielli, melenzane e dolci tradizionali mentre sul palco venivano interpretate magistralmente commedie amatoriali incentrate sulle usanze, i difetti e il vissuto del popolo sangiovannese.

Ma l’appuntamento più sentito e coinvolgente è stato, e si spera sarà ancora per molti anni, quello del 12 agosto, dove adulti e bambini si sfidano in prove sempre più equilibrate e decise da colpi d’abilità in giochi come il cerchione,la fionda o di forza come il tiro alla fune. Un regolamento scritto sempre in collaborazione tra Pro loco, i vari capitani che si sono succeduti, il Giudice Unico Pino Martinelli e i suoi collaboratori, hanno reso i giochi più avvincenti e hanno ridotto ai minimi termini le polemiche e le recriminazioni delle squadre partecipanti. Il 2006 vide il ritorno alla vittoria del rione Capolascala, bissato nel 2007, capitanato da Giuseppe Sorrentino, dal 2008 fino al 2011 Ponte e Capolascala si sono alternati al comando della classifica.

Con il rientro di Rudy Cesaro alla guida della Pro loco, nel 2013, sono state apportate delle nuove modifiche alla competizione, soprattutto cercando di coinvolgere i bambini in giochi di gruppo più che di “fisico”, oltre che un’attenzione particolare all’ allestimento scenografico della Piazza. Dopo quattro anni di strapotere da parte del rione Fucsia-Blu, nel 2016 ritorna alla vittoria la contrada Capolascala e l’anno successivo al 18° tentativo il rione Tornito finalmente riesce a portare il Batik tra i suoi vicoli. Nelle diciotto edizioni di questa manifestazione la contrada Ponte conta ben nove successi, seguita dalle sei vittorie di Capolascala, subito dopo si colloca il Paese fermo a due mentre il Tornito, mai domo e sempre agguerrito, finalmente al compimento della maggior età del Palio delle Contrade è riuscito, come già scritto, a conquistare il primo posto nella competizione sangiovannese più seguita e amata!

di Sandro Paladino